Quante volte ci è capitato di andare su YouTube e prima di guardare un video ecco apparire un buon mezzo minuto di pubblicitĂ senza possibilitĂ di saltarla? Finalmente nel 2018 sta per arrivare una interessante novitĂ per tutti gli amanti dei video. Per il suo sterminato popolo la piattaforma sociale di videosharing farĂ infatti un passo indietro sul formato video-pubblicitario. PubblicitĂ di YouTube: cosa accadrĂ YouTube non eliminerĂ in totalitĂ la presenza dei contenuti pubblicitari, ma ne ridurrĂ il tempo da 30 secondi, sfruttando maggiormente i brevissimi video pubblicitĂ di 6 secondi, magari introducendone altri di breve durata durante la riproduzione del filmato, anche se quest’ultima, rimane una notizia non ancora certa. Certo è che l’utente, non dovrĂ piĂą aspettare quei noiosi 30 secondi di visualizzazione di pubblicitĂ prima di poter vedere il video su YouTube. L’esperienza degli utenti sarĂ alla lunga migliore favorendo un crescendo di visualizzazioni YouTube dei contenuti. Per adesso l’unico metodo per non visualizzare le pubblicitĂ di 30 secondi di YouTube è quello di iscriversi a “YouTube Red” con un costo mensile di 9,99 dollari e comunque non disponibile nel nostro paese. Un portavoce dell’azienda dichiara che rimarranno attive le pubblicitĂ da 20 e da 15 secondi, anch’esse non skippabili, mentre saranno maggiormente utilizzate le micro-pubblicità “bumper ads” da 6 secondi l’una, introdotte solo lo scorso aprile. I “bumper ads” furono inseriti da Google sulla piattaforma YouTube per rivolgersi a quel target di utenti “mobili” che preferiscono utilizzare smartphone e tablet per la riproduzione video, che ormai superano il 50% delle visualizzazioni YouTube con un target di persone che va dai 18 ai 49 anni. Una strategia pubblicitaria per adattarsi alle modalitĂ con la quale gli utenti guardano i video, che anche oggi devono evolversi con le necessitĂ dei visitatori di YouTube e rispondere agli interessi degli inserzionisti. Una scelta dettata, oggi, dalla necessitĂ di garantire una bella esperienza sia per gli utenti, che non verranno distratti dalla pubblicitĂ , ma anzi saranno attirati dalla una pubblicitĂ mirata e breve, sia una valida forma di guadagno per l’inserzionista. “Anche se questa novitĂ forse non piacerĂ tanto agli inserzionisti rimane un passo necessario per migliorare l’esperienza di pubblicitĂ online per gli utenti, annunciato con preavviso sufficiente, permettendo anche alle agenzie di avere il tempo necessario per adeguare i propri piani. Questa mossa, oltre che rendere l’esperienza migliore agli utenti, potrebbe essere stata pensata per attirare a sĂ© i visitatori di Facebook, una tra le piattaforme social concorrenti piĂą agguerrite, che in questo momento sta puntando sempre piĂą sui video brevi per monetizzare la propria attivitĂ . YouTube, sempre attento alle necessitĂ dell’utente mira così a rendere meno “snervante” la fruizione gratuita del video senza rinunciare alla parte della revenue pubblicitaria. Una lotta a colpi di strategie tra le due piattaforme social, per garantirsi la supremazia nel campo dei video-ad, è ufficialmente cominciata.
